La chiesa sorge probabilmente sui resti di un tempio romano dedicato alla dea Diana, ipotesi che sembra essere confermata dal ritrovamento nel 1822 di una lapide romana del I secolo dopo cristo. Divenuto monastero benedettino, costituiva per la città un complesso religioso di prestigio e di riferimento in continua espansione e oggetto di ingenti donazioni da parte dei nobili dell’epoca, come testimoniato da alcuni documenti del 1028. Nel XV secolo divenne addirittura sede della regia Università Sabauda, ospitata a Savigliano in realtà per pochissimi anni ma che ben ci rivela lo splendore culturale della città. Numerosi gli interventi di restauro e di ampliamento, il più notevole quello nel 1599 per opera dell’architetto Ercole Negri di Sanfront che ne trasforma in modo considerevole l’impianto. Nel 1822 inizia l’ultimo grande cantiere di restauro che si protrae fino al 1969 con varie opere di consolidamento per l’interno, e termina nel 2007 con l’intervento per il recupero conservativo della facciata.
Al suo interno vi sono conservati preziosi tesori, tra cui alcune tele e apparati scultorei conservati nelle cappelle laterali, importanti affreschi e una pregiata pala d’altare nella zona del presbiterio e del coro.